Valori decisionali dei lipidi plasmatici

 

I lipidi plasmatici concorrono unitamente ad altri parametri biochimici, anamnestici e clinici (ad es. i valori pressori) a definire il profilo di rischio cardiovascolare di un soggetto.

Pur in presenza di valori analoghi delle differenti frazioni lipidiche, le decisioni e gli interventi clinici saranno diversi in pazienti con differente profilo di rischio globale. I valori “soglia”, denominati “livelli decisionali”, cioè i valori al di sopra dei quali è raccomandata un’azione medica che può andare dall’adozione di interventi sullo stile di vita alla prescrizione farmacologica, variano quindi in funzione del rischio coronarico globale.

 

Prevenzione primaria

Sono considerati a rischio elevato soggetti che, pur non avendo avuto un pregresso episodio di cardiopatia ischemica, presentano un rischio superiore al 20% di sviluppare un evento cardiovascolare nei successivi 10 anni in base alla combinazione di 6 fattori (età, sesso, diabete, fumo, valori della pressione arteriosa, colesterolemia).
Questi soggetti se hanno valori plasmatici di colesterolo totale inferiore a 190 mg/dL e di colesterolo LDL inferiori a 115 mg/dL dovranno stare attenti alla dieta e alle abitudini di vita e sottoporsi a controlli annuali.

Se hanno valori di colesterolo totale superiore a 190 mg/dL e/o valori di colesterolo LDL superiori a 115 mg/dL oltre alle attenzioni alla dieta e allo stile di vita dovranno iniziare un trattamento farmacologico.

I soggetti invece con rischio inferiore al 20% e colesterolemia totale inferiore a 190 mg/dL possono essere controllati ogni 5 anni.

 

Prevenzione secondaria

I soggetti con cardiopatia ischemica accertata sono considerati ipercolesterolemici e quindi necessitano di trattamento quando, dopo idoneo intervento dietetico, il loro colesterolo LDL sia:

 

superiore a 100 mg/dL, se ad alto rischio
superiore a 130 mg/dL, se a basso rischio

 

In sintesi:

Valori decisionali (*)
Colesterolo totale ≥ 190 mg/dL
Colesterolo LDL 115 mg/dL (**)
Colesterolo HDL (M) > 39 mg/dL (F) 43 mg/dL
Trigliceridi 180 mg/dL

(*) in funzione del rischio coronarico globale:

se < 20%, opportuno l’intervento sullo stile di vita

se ≥ 20%, opportuno anche l’intervento farmacologico

 

(**) in soggetti con segni clinici di malattia coronarica il valore decisionale è ≥ 100 mg/dL (per i soggetti ad alto rischio) e ≥ 130 mg/dL (per i soggetti a basso rischio)